La bella stagione, per i più, è sinonimo di rinascita
della natura e gioia di vivere. Per altri, non pochi in
verità, comporta però tutto un fiorire di allergie non
solo outdoor, ma anche indoor. Siete anche voi fra
coloro ai quali la sola parola “primavera” provoca
starnuti a raffica, naso che prude, lacrime agli occhi e
tosse secca? Non rassegnatevi a preparare scorte di
farmaci per automedicazione e fazzoletti, né incappate
nell’errore di rinchiudervi in casa, magari evitando di
aprire le finestre, convinti di essere al riparo dai
fastidiosi sintomi. Oltre a proteggere gli occhi, lavare
spesso il viso, evitare bicicletta e motorino, tenere i
finestrini dell’auto chiusi e cercare un parcheggio
lontano da parchi e giardini, potete intervenire in
maniera più efficace contro i pollini penetrati negli
ambienti o trasportati dagli individui con una buona
igiene. Di seguito, vi illustriamo le strategie
preventive di pulizia delle abitazioni e degli ambienti
lavorativi che potete adottare per la rimozione dei
vostri irritanti nemici.
Il polline è piccolissimo e si sposta nell’aria o si
attacca alle persone e agli animali: è più che probabile
che possiate ritrovarvelo in casa. Qui, tappeti,
moquette, tappezzerie e tendaggi favoriscono il
depositarsi delle particelle polliniche che con la
polvere domestica diventano aggregati allergizzanti
difficili da rimuovere e rischiosi soprattutto per
i soggetti polisensibili, cioè allergici
contemporaneamente a pollini, acari, peli di animali
domestici e muffe. La minaccia può persistere
addirittura dopo sei mesi dal termine della fioritura, e
provocare crisi acute di raffreddore e asma.
Fortunatamente, ancora una volta l’igiene ci viene in
soccorso! Ecco le regole di pulizia personale e
ambientale che tutti possiamo seguire per contrastare
gli effetti dell’allergia: